Trovo da sempre molto affascinante la possibilità di moltiplicare le piante e adoro che sia così semplice. La probabilità di fallire è pressoché zero, l'unica cosa importante è utilizzare la metodologia giusta per quella specifica pianta.
Per alcune, infatti, la moltiplicazione avviene tramite talee, cioè porzioni prelevate dalla pianta madre, per altre, che presentano crescendo piccole piantine collegate alla principale, per divisione.
Vediamole:
• Pothos, monstera adansonii, begonia maculata vanno recise per una piccola parte, talea appunto, con forbici disinfettate. È importante tagliare tra due nodi, perché da questi si svilupperanno le radici, e immergere la parte ottenuta in acqua.
Vi consiglio di aggiungere qualche goccia di acqua di salice: questo accelererà il processo e renderà le nuove radici più forti.
Una volta ottenuto un bell’apparato radicale, si può scegliere se trasferire la nuova nata in terra o coltivarla in idroponica.
• Pilea, sanseveria, aloe: per loro la moltiplicazione avviene per divisione. Crescendo sviluppano infatti piccole piantine (polloni) collegate, tramite radici, alla madre.
Svasate la vostra pianta e, aiutandovi con un coltello e tanta delicatezza, separate le radici della piantina da quelle principali. Pulitele un pochino e trasferitela in acqua. A questo punto il processo ricalca quello appena visto.
• Piantine aromatiche, lavanda, salvia e rosmarino: per loro è necessario tagliare la punta di un rametto, circa 15 cm, eliminare le foglioline della parte inferiore e interrarlo. Questo radicherà con più facilità in un ambiente umido, ma senza ristagni, e luminoso.
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